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Cosa è il danno biologico e perché è classificale come danno sia fisico sia psichico.

Scopri le diverse casistiche del danno biologico e come ottenere il giusto risarcimento sia in caso di inabilità temporanea sia permanente.

Il danno biologico è un concetto giuridico e medico che riguarda le conseguenze negative sulla salute e sul benessere delle persone, a seguito di eventi lesivi quali incidenti, malattie o negligenza medica. Esso può comportare sofferenze fisiche, limitazioni nella vita quotidiana e alterazioni nella qualità della vita. La rilevanza di questo danno si manifesta sia dal punto di vista legale che medico, rendendo fondamentale comprendere la sua natura per poter ottenere un adeguato risarcimento.
 
Il danno biologico si definisce come la lesione all'integrità psicofisica di una persona, che può manifestarsi in vari modi, quali:
  1. Danno Fisico: lesioni fisiche risultanti da incidenti o malattie.
  2. Danno Psichico: reazioni emotive o psichiche che possono insorgere a seguito di un evento traumatico.
  3. Danno Funzionale: limitazioni nelle attività quotidiane e nella capacità lavorativa a causa di lesioni o malattie.
 
Come anticipato in precedenza, le situazioni in cui viene riconosciuto un danno biologico sono numerose ma tra i casi più comuni ci sono:
  • Incidenti stradali, in cui la persona subisce lesioni fisiche o psicologiche a seguito di un sinistro;
  • Infortuni sul lavoro, dove l’attività lavorativa provoca danni alla salute dell’individuo;
  • Errori medici e malasanità, che derivano da negligenza o imperizia da parte di operatori sanitari;
  • Aggressioni e violenze, sia fisiche sia psicologiche, con conseguenze dirette sul benessere psico-fisico della vittima;
  • Esposizione a sostanze nocive, come avviene in ambienti lavorativi insalubri, con conseguenze a lungo termine sulla salute del lavoratore.
 
Secondo la legge italiana Per poter ottenere il riconoscimento e il risarcimento del danno biologico, devono essere presenti alcuni elementi fondamentali come l’esistenza della lesione, il nesso di causalità e la compromissioni delle attività quotidiane. Chi richiede il danno biologico, o gli esperti incaricati, deve quindi far certificare da un medico legale l’esistenza di una lesione correlata a un evento specifico di cui il danno è una conseguenza diretta. Inoltre, per ottenere il risarcimento è necessario dimostrare che il danno ha influito sulle normali funzioni vitali della persona, limitandone l'autonomia o la capacità lavorativa.  
 
 
Donna che sta compilando i moduli per avviare la pratica per la richiesta di risarcimento 
 

Come viene calcolato il risarcimento per danno biologico? 

La legislazione può risultare complessa anche per quanto riguarda il calcolo del risarcimento del danno biologico, infatti si deve tenere conto di differenti fattori come età della vittima, grado di invalidità e tipologia di lesione. Infatti, maggiore è l’età, minore sarà il valore del risarcimento poiché si presuppone una minore aspettativa di vita; allo stesso modo le lesioni con conseguenze più impattanti sono maggiormente risarcite. Con grado di invalidità si intende invece la misura in percentuale del livello di incidenza del danno sulla vita dell'individuo. 

Principalmente l’entità del danno biologico viene suddivisa in invalidità temporanea o permanente, andando quindi a distinguere in base alla durata dell’inabilità. L'invalidità temporanea si ha quando il periodo di invalidità è limitato, e a sua volta si puà distinguere in invalidità temporanea totale (ITT),  la persona non è in grado di compiere alcuna attività per un determinato periodo, e invalidità temporanea parziale (ITP) quando la persona è limitata nelle sue capacità ma non completamente inabile. In questi casi il risarcimento viene calcolato su base giornaliera, con importi che variano in base alla gravità della lesione.

L’invalidità permanente invece sussiste quando il danno biologico provoca una menomazione definitiva, il risarcimento viene quantificato in percentuale e influisce sulla vita lavorativa, sociale e personale dell'individuo. Il risarcimento per l'invalidità permanente è generalmente più elevato rispetto a quello per l'invalidità temporanea, in quanto la persona dovrà convivere con la menomazione per il resto della propria  vita. A sua volta il danno biologico permanente viene distinto in micropermanente, che riguarda lesioni di lieve entità con un'invalidità inferiore al 9%, e macropermanente, si riferisce a menomazioni più gravi, superiori al 9%, con impatti significativi sulla qualità della vita.
 
 

Le tabelle di Milano e Roma.

 
Visto le numerose casistiche e fattori che influenzano la quantificazione dell’indennizzo, i tribunali hanno predisposto delle tabelle, come quelle del Tribunale di Milano o Roma, che rappresentano il riferimento fondamentale per il calcolo del risarcimento del danno non patrimoniale. Queste tabelle quindi vengono utilizzate per stabilire un valore equo in caso di lesioni fisiche o morali e permettono di quantificare il risarcimento in base a criteri oggettivi come il grado di invalidità riconosciuto e l’età della vittima.  
 

La tabella unica nazionale, in uso per danni avvenuti dal 5 marzo 2025.

 
La Tabella Nazionale Unica è uno strumento introdotto nell'ordinamento italiano per uniformare il calcolo del risarcimento del danno biologico e morale derivante da lesioni personali. Attualmente, rappresenta una svolta significativa nel panorama del diritto civile, che si propone di garantire maggiore equità e standardizzazione nei processi di liquidazione. La verità è che questa tabella è l’ennesimo favore del Parlamento alle Compagnie assicurative le quali avranno un pretesto in più per risarcire meno i danneggiati in quanto sono state inserite una serie di variabili che le assicurazioni prenderanno come pretesto per ridurre il risarcimento.
 
 

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Affrontare un iter di risarcimento per danno biologico può essere complesso e richiede una competenza specifica in ambito medico-legale e giuridico. Per questo motivo, affidarsi a uno studio legale specializzato è fondamentale. Contatta AISS, ti aiuteremo dimostrare il nesso causale tra l’evento dannoso e le conseguenze subite, valutare correttamente il danno con l’ausilio di periti medico-legali, ottenere un risarcimento equo, evitando sottovalutazioni da parte delle compagnie assicurative.
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